L’ASD Energy Volley (di seguito Associazione) si propone come associazione dilettantistica con la precisa finalità di avviare bambine/i e ragazze/i alla pratica sportiva del volley al tempo stesso un’importante funzione educativa e sociale.
Oltre agli aspetti tecnico/sportivi è preciso dovere trasmettere ai giovani alcuni principi fondamentali e sostanziali come lealtà, correttezza, diligenza e rispetto.
Motivo per cui l’Associazione ha deciso di dotarsi di un Codice Etico (di seguito codice), ispirato al codice etico del CONI e al codice europeo di etica sportiva, contenente norme comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano a qualsiasi titolo in seno alla società.
PREMESSA
L’Associazione opera nel pieno rispetto dell’ordinamento sportivo e giuridico vigente. L’adozione del presente codice è espressione della volontà dell’Associazione di promuovere, nell’esercizio di tutte le sue funzioni, uno standard elevato di professionalità nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili all’Associazione ed a vietare quei comportamenti in contrasto con i valori etici che la società intende garantire.
DESTINATARI
Il codice si applica a seguenti soggetti: atleti, istruttori, tecnici e assistenti, dirigenti, amministratori, altri tesserati (sia su base volontaria che professionistica) genitori, collaboratori a qualsiasi titolo, sponsor
CONOSCENZA
Il contenuto del presente codice dovrà essere portato a conoscenza di tutti i soggetti coinvolti, che dovranno impegnarsi a condividerne i principi, gli scopi e le finalità.
RESPONSABILITA’
I soggetti dovranno inoltre concorrere alla loro applicazione e ad assumersi le responsabilità conseguenti all’inosservanza dei principi.
La violazione del codice costituisce grave inadempienza ed è sanzionabile da parte dell’Associazione. L’ignoranza del codice non può mai essere invocata.
FAIR PLAY
Fair play significa molto di più che il semplice rispetto delle regole. Esso incorpora i concetti di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo.
Il fair play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi. Esso comprende la lotta contro l'imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (sia fisica che verbale), a molestie sessuali e abusi verso bambini, giovani o verso le donne, allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità e alla corruzione.
Il fair play é un concetto positivo. Il codice riconosce lo sport quale attività socio-culturale che arricchisce la società, a condizione di essere praticata lealmente. Lo sport viene anche riconosciuto quale attività che - praticata in modo leale - offre agli individui l'opportunità di conoscere se stessi di esprimersi e di raggiungere soddisfazioni, di ottenere successi personali, acquisire capacità tecniche e dimostrare abilità, di interagire socialmente, divertirsi, raggiungere un buono stato di salute.
RESPONSABILITA’ PER IL FAIR PLAY
La partecipazione sportiva dei bambini e dei giovani si svolge nell'ambito di un più ampio contesto sociale. L’Associazione e l'individuo potranno godere appieno dei potenziali vantaggi che lo sport può offrire soltanto quando il fair play sarà al centro dell'attenzione e non un concetto marginale. Al fair play deve essere attribuita la massima priorità da tutti quelli che, direttamente o indirettamente, favoriscono e promuovono esperienze sportive per i bambini e i giovani.
Il Codice é applicabile a tutti coloro che operano nello sport sia su base volontaria, sia professionistica. Anche gli spettatori possono assumere una responsabilità rispetto al fair play.
L’Associazione e ogni singola persona hanno una responsabilità e un ruolo da svolgere. Esso è efficace soltanto se tutti coloro che operano nel mondo sportivo sono disposti ad assumersi le responsabilità che vengono indicate.
RESPONSABILITA’ DELL’ASSOCIAZIONE
E’ responsabilità dell’Associazione:
garantire le esigenze di bambine/i o giovani atlete/i che crescono, e che consentano livelli graduali di partecipazione, dal livello ricreativo a quello agonistico;
sostenere la modifica dei regolamenti perché rispettino i bisogni particolari delle giovani e perché l'enfasi venga posta sul fair play oltre che sul successo agonistico;
garantire azioni di salvaguardia – in un contesto di sostegni e protezioni verso di bambine/i o giovani atlete/i e donne – per proteggere tali persone da molestie sessuali ed abusi;
garantire che tutti i membri dell'organizzazione con responsabilità verso bambine/i o giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare e allenare queste fasce d'età e, in particolare, che capiscano i cambiamenti biologici e psicologici implicati nel processo di maturazione delle bambine.
SETTORE GIOVANILE
Il settore giovanile è l’obiettivo primario dell’Associazione da tutelare:
garantendo che la salute, la sicurezza e il benessere di bambine/i o giovani atlete/i vengano prima di ogni altra considerazione come il successo - anche per interposta persona - o la reputazione dell’Associazione sportiva, dell'allenatore o del genitore;
garantendo la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissime/i assicurando che le relazioni con le stesse si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale;
facendo vivere a bambine/i e giovani un'esperienza di sport che le incoraggi a partecipare per tutta la vita ad una sana attività fisica;
evitando di trattare i bambini semplicisticamente come piccoli adulti, essere coscienti delle trasformazioni fisiche e psicologiche implicate nella maturazione giovanile e di come questi cambiamenti influiscono sulla prestazione sportiva;
evitando di imporre ad un bambino aspettative sproporzionate alle sue possibilità;
mettendo in risalto il piacere e la soddisfazione di fare sport, e non esercitare pressioni indebite contrarie al diritto della bambina di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
dedicando un interesse uguale ai giovani con maggiore o minore talento;
sottolineando e premiando, oltre che i successi agonistici più evidenti, la progressione individuale e l'acquisizione di capacità personali;
a elaborare propri incentivi e sanzioni per il fair play o per atti di slealtà, ad assumersi la responsabilità personale delle proprie azioni;
adottando specifiche azioni positive atte a tutelare bambini che presentino particolari attitudini dal precoce sfruttamento incompatibile dal punto di vista psico-pedagogico con i normali processi di crescita;
RESPONSABILITA’ DELLE SINGOLE PERSONE
E’ responsabilità delle singole persone avere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per le/gli atlete/i;
non premiare in alcun modo i comportamenti sleali, né adottarli personalmente, né chiudere gli occhi su quelli di altri;
applicare sanzioni appropriate contro ogni comportamento sleale;
garantire che il proprio livello di formazione e di qualificazione sia adatto ai bisogni delle bambine in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo.
REGOLE DI COMPORTAMENTO INTERNA ALL’ASSOCIAZIONE
Tutte le attività devono essere svolte nel rispetto dei principi di integrità morale, lealtà, onestà, imparzialità, trasparenza e correttezza.
I rapporti interni devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco, al favorire della crescita professionale e dello sviluppo delle potenzialità. Deve essere garantito il segreto d’ufficio.
E’ vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi lesivi della reputazione di altre persone o che possano ledere l’immagine dell’Associazione.
GLI ATLETI
Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente codice. Gli atleti devono impegnarsi:
ad onorare lo sport e le sue regole, attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psico-fisiche, comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
a tenere un comportamento esemplare;
a rifiutare ogni forma di doping;
ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
a rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
ad adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, avversarie/i e dei relativi sostenitori;
ad astenersi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e della dignità personale di altre persone o organismi operanti nell’ordinamento sportivo;
a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa dell’Associazione volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
I TECNICI e DIRIGENTI
I tecnici devono trasmettere ai propri allievi/atleti valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Chi intraprende l'attività di tecnico, sia professionalmente che a livello volontario, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti.
Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
I tecnici sono presi ad esempio dei giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.
Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi:
promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;
non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente;
non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario
rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
sostenere e partecipare ad ogni iniziativa dell’Associazione volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
In particolare per il settore giovanile oltre quanto già specificatamente disposto i tecnici si impegnano a:
garantire, anche attraverso costante aggiornamento,che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;
evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti indipendentemente dalle potenzialità individuali;
procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
I GENITORI
I genitori, nella condivisione degli obiettivi che l’Associazione si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, in particolare si impegnano a:
far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un’ esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;
favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;
evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psicomotorie;
mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e a non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli.
IL COMITATO DEI GARANTI
La società si impegna attraverso i membri del Consiglio Direttivo e dello Staff Dirigenziale a:
- vigilare sul rispetto delle norme previste dal presente Codice Etico;
- pronunciarsi sulle violazioni ed adottare gli eventuali provvedimenti sanzionatori;
- esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria e conseguenti procedure al fine di garantirne la coerenza con le disposizioni del Codice Etico;
IL PRESIDENTE
I MEMBRI DEL DIRETTIVO